INCONTRI DI LEGALITA’- SCUOLE SICURE

La Polizia di Stato incontra le classi terze di scuola secondaria del XIV comprensivo “Karol Wojtyla”

Oggi 20 febbraio 2024, nell’ambito del Progetto Legalità e dell’attività curriculare di
Educazione Civica, gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado,
accompagnati dai rispettivi docenti, hanno incontrato, nel Pallone Tensostatico, gli
agenti dell’Ufficio Relazioni Esterne della Polizia di Stato,
confermando la consolidata sensibilità del nostro Istituto verso la Legalità.
I due autorevoli relatori hanno affrontato il tema dell’emergenza droga nella nostra
città, della lotta al consumo e allo spaccio di sostanze stupefacenti, della dipendenza
e dei danni permanenti sul sistema nervoso centrale, della obsoleta distinzione tra
droghe leggere e pesanti. Il consumo, peraltro illegale, di droghe (sancito dall’ art. 73,
Codice Penale) non implica infatti solo responsabilità personali, peraltro gravi, ma
riguarda la collettività, essendo indissolubilmente legato agli incedenti stradali,
all’aggressività diffusa e alle violenze dilaganti delle baby gang.
Per combattere l’assunzione di droghe, oltre alla repressione da parte delle forze
dell’ordine, bisogna intervenire sulla prevenzione e sulla sicurezza, adottando
comportamenti rispettosi delle regole del vivere civile, contando quindi sulla
collaborazione di tutti i cittadini. A proposito è stato ricordato il 112, numero unico
per le emergenze, e l’app YouPol realizzata dalla Polizia di Stato che consente di
segnalare, in forma anonima, episodi di spaccio, bullismo e violenza.
I rappresentanti delle forze dell’ordine hanno altresì sottolineato con chiarezza, pur
nella complessità della questione, la delicata fase di crescita che i nostri alunni stanno
vivendo con il suo carico di responsabilità, per cui anche la legge li guarda da una
prospettiva diversa: infatti, all’età di 14 anni diventano responsabili delle proprie
azioni. I nostri studenti, attenti e partecipi, adeguatamente coinvolti dagli agenti, sono
poi intervenuti, ponendo domande e chiedendo chiarimenti pertinenti su quanto
ascoltato.